La simulazione come metodo formativo per la cultura della sicurezza in ambito elettrico

Introduzione. La simulazione è un valido metodo per consolidare l’apprendimento e la riflessione sulle pratiche in termini di sicurezza, soprattutto utilizzato nei sistemi sociotecnici complessi che richiedono alta affidabilità (aviazione, sanità, industria, trasporti). Essa addestra le competenze tecniche, ma soprattutto è essenziale per la valutazione, riflessione e sedimentazione delle competenze non tecniche (lavoro di squadra, consapevolezza situazionale, comunicazione, ecc.). Ruolo chiave assume il debriefing, condotto in modo non giudicante e tale da stimolare un pensiero riflessivo.
Obiettivi. Verifica dell’efficacia del metodo simulativo come intervento di formazione continua degli operai per stimolare capacità riflessive sulle competenze tecniche e non tecniche e il loro ruolo per la sicurezza.
Metodo. Attraverso un processo di sviluppo iterativo di confronto con esperti del settore elettrico, sono stati sviluppati 5 scenari di simulazione e una checklist di indicatori comportamentali che descrivono gli elementi essenziali per la gestione sicura dell’attività. È stato sviluppato un questionario self-report di 26 item (standardized alpha = 0,84) per valutare la messa in atto di comportamenti che manifestassero un approccio proattivo alla sicurezza (in termini di compliance verso le procedure, attenzione al lavoro di squadra, prudenza). I partecipanti (N=8) hanno preso parte alla simulazione e hanno compilato il questionario selfreport prima della simulazione e a distanza di 3 mesi dalla simulazione. Un gruppo di controllo (N=21) ha compilato lo stesso questionario contemporaneamente al gruppo sperimentale, senza partecipare alla simulazione. La numerosità dei campioni è dovuta alla composizione delle squadre operative, generalmente composte da 7-8 persone. Una squadra ha quindi partecipato come gruppo sperimentale e tre come gruppo di controllo.
Risultati. È stata condotta una analisi mediante linear mixed model con “tempo” (pre-post), “gruppo” (sperimentale / controllo) e “interazione” fra le due variabili come predittori. I punteggi al questionario erano la variabile dipendente. È stato riscontrato un effetto principale del “gruppo” (t(41.47) = -3.873, p < 0.001), così come l’interazione fra “gruppo” e “tempo” (t (21.77) = 2.829, p = 0.010).
Limiti. I limiti della ricerca pilota sono la scarsa ampiezza campionaria, l’utilizzo di uno strumento non precedentemente validato, la complessità delle variabili osservate (comportamenti di sicurezza).
Aspetti innovativi. Prima introduzione del metodo in ambito elettrico con l’obiettivo della formazione alla riflessione sulle pratiche e alle competenze tecniche e non tecniche per la sicurezza delle attività operative. Sviluppo di una checklist di indicatori comportamentali utili per stimolare il confronto fra pari e la riflessione sulle pratiche.