Introduzione: La ricerca recente ha evidenziato come resilienza e strategie attive di coping possano essere considerate risposte adattive allo stress e possano essere promosse negli operatori sanitari attraverso interventi tecnici, teorici o mediante tecniche di narrazione emozionale. L’obiettivo di questo studio, che riporta i dati del primo follow-up di uno studio longitudinale, era verificare l’efficacia di un intervento di formazione esperienziale che si discosta dai modelli abituali e promuove tali caratteristiche individuali al fine di migliorare la gestione dello stress lavorativo.
Metodo: 68 operatori sanitari della ASL2 savonese (tre gruppi: 57% infermieri, 22% educatori, 21% fisioterapisti) hanno partecipato ad una formazione di sei mesi ed hanno compilato, prima e dopo l’intervento, una batteria di misure di coping, resilienza, intelligenza emotiva, burnout, personalità, benessere e stress individuale e lavorativo. Mediante un modello lineare generale è stato indagato l’effetto della formazione e la sua interazione col gruppo controllando per le variabili socio-demografiche.
Risultati: L’effetto di interazione intervento per gruppo è risultato significativo e i test post-hoc hanno mostrato che l’intervento ha prodotto miglioramenti sostanziali nei soli fisioterapisti in termini di soddisfazione di vita (r = .36), tolleranza alla frustrazione (r =.31) e stabilità emotiva (r = .13).
Conclusioni: Le attività lavorative dei tre gruppi di operatori sono molto diversificate: fisioterapisti e infermieri svolgono attività più individuali con minore supporto dell’organizzazione e del gruppo di lavoro mentre gli educatori svolgono attività di équipe in struttura. Il maggiore beneficio tratto dall’intervento ricevuto dai fisioterapisti potrebbe essere dovuto al maggiore bisogno di supporto sociale. I risultati di questo studio suggeriscono che la formazione esperienziale è in grado di promuovere il benessere degli operatori sanitari, anche se qualifiche diverse possono richiedere interventi differenziati.