Valutazione degli errori cognitivi da disattenzione

Abstract: Vi sono contesti (e.g., guida di mezzi di trasporto) in cui l’errore umano può comportare costi non trascurabili in termini di efficienza e sicurezza e un ruolo centrale in questo senso è giocato dalla disattenzione. Nel presente studio si è proceduto alla validazione italiana del Attention Related Cognitive Errors (ARCES, Cheyne et al. 2006), un test mirato alla valutazione di errori dovuti all’attenzione sostenuta. Un primo campione di soggetti (N = 119) ha completato una batteria comprendente ARCES, una misura di presenza mentale (Mindful Attention Awareness Scale – MAAS, Warren et al. 2003), il Cognitive Failure Questionnaire (CFQ), (Broadbent et al., 1982; versione italiana di Mecacci et al., 2004), e due questionari per la valutazione della memoria prospettica e/o retrospettiva: Questionario di Autovalutazione della Memoria Prospettica (QMP, Cicogna et al., 1997) e Prospective and Retrospective Memory Questionnaire (PRMQ, Smith et al., 2000); un secondo campione (N = 25) ha completato ARCES, MAAS, Everyday Memory Failure Scale (MFS, Cheyne et al. 2006), CFQ e QMP, insieme al Sustained Attention to Response Task (SART, Robertson et al., 1997), una prova comportamentale che rivela la propensione a commettere errori in compiti di attenzione sostenuta e che fornisce due punteggi: tempo di reazione a stimoli yes-go (SART-RT) e numero di errori (SART-ERR). I risultati mostrano che ARCES possiede adeguate coerenza interna (alpha = .82) e validità di costrutto e di criterio, in quanto il punteggio correla in modo sostanziale (r > |.30|) con tutte le misure impiegate, anche se non con età, genere e scolarità. Da entrambi gli studi emerge che ARCES può essere vantaggiosamente utilizzato per l’indagine di costrutti collegati con l’attenzione (e.g., il carico di lavoro cognitivo) e, quando inserito in una batteria multidimensionale come quella impiegata in questo lavoro, per lo screening nella valutazione degli operatori.